Molte persone sono convinte che per creare un rapporto ottimale con il cane sia sufficiente sfruttare i propri sentimenti di amore e dedizione verso un essere al quale “manca solo la parola”, alimentando così una dannosa proiezione umanizzata che vede il cane alla stregua di un bambino indifeso e bisognoso di tutela verso un mondo pieno di pericoli. È proprio questa visione alterata a costituire il terreno nel quale si annidano i pregiudizi che deformano bisogni e caratteristiche animali, uniformandoli a quelli umani e generando una relazione non equilibrata.